martedì 29 marzo 2011

Odyssey Dawn: F-16 belgi ad Araxos (Grecia)

FA-123 ad Araxos (Grecia), 28 Marzo 2011

FA-103 ad Araxos (Grecia), 28 Marzo 2011

SABCA F-16 ad Araxos (Grecia), 28 Marzo 2011

Fonti Fotografiche: n.d./Archivio Mazzanti - Ultimo aggiornamento: 30/03/2011

lunedì 28 marzo 2011

Foto dalla Libia: 28 Marzo 2011

Sulla strada per Sirte, nei pressi di Bin Jawad

Colonna di ribelli diretti a Sirte, fuori Bin Jawad

Ribelli a est di Sirte

RPG in azione per la gioia del fotografo, est di Sirte

Tecniche fanno fuoco per il fotografo, est di Sirte

domenica 27 marzo 2011

Odyssey Dawn: orrore in TV

Radar libico distrutto
In questi giorni continuano a imperversare sulle reti rai ex generali dell'Esercito che di aeronautica militare ne capiscono quanto Gheddafi e il suo nutrito clan.

Ultimissima bufala: solo Italia e Germania hanno in linea di volo aerei predisposti per attaccare i radar e siccome la Germania non fa parte della Coalizione, l'Italia è indispensabile.

Ovviamente chi li ascolta pensa che sia tutto vero. L'ha detto il tal generale su RAI1, mica può essere una sciocchezza!

Ma sarà mai possibile che, ad esempio, inglesi e francesi non dispongano di aerei e munizionamento in grado di attaccare i radar nemici?

Questo purtroppo è quanto ci propinano sulle reti nazionali: certi opinionisti a gettone fanno più danni collaterali tra gli spettatori di un bombardamento angloamericano...

Fonti Fotografiche: Archivio Mazzanti - Ultimo Aggiornamento: 28/03/2011

venerdì 25 marzo 2011

Uccise civili, marine condannato a 24 anni

Dal sito TGCOM - 24 Marzo 2011
La Nostra Analisi

Per vedere come si posizionava il post di critica scritto oggi, abbiamo fatto una ricerca su Google inserendo il titolo. Guardate un po' che cosa abbiamo scoperto... Talvolta è meglio non sapere.

La redazione Internet del quotidiano Leggo ha molto probabilmente copiato in maniera bovina da questo articolo, presente nel sito Mediaset TGCOM.

Per rendersene conto basta guardare l'ora di pubblicazione. Prima TGCOM (11:31), poi Leggo (13:42).

L'unica differenza molto evidente è il taglio della foto che non fa notare la scritta U.S. Army sul petto del condannato, l'assassino Jeremy Morlock. Però è rimasto pari pari lo strafalcione nel titolo.

Questo modo di agire ricorda certi studenti che consegnano il compito interamente copiato, compresa la firma del secchione che li ha aiutati.

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2011

Uccise afghani per gioco: 24 anni a Marine USA

Dal sito Leggo.it - 24 Marzo 2011
[...] il 22enne Jeremy Morlock, soldato americano, è stato oggi condannato a 24 anni di carcere, mentre si attende ancora la sentenza per gli altri quattro soldati statunitensi della 5/a Stryker Brigade, che condividono le stesse accuse con lui. [...]

La Nostra Analisi

L'incongruenza è evidente, ma come d'abitudine, per il giornalista medio italiano ogni aereo militare è un caccia, ogni soldato USA appartiene al glorioso U.S. Marine Corps.

L'assassino Jeremy Morlock era in forza alla 5th Stryker Brigade, un'unità di fanteria meccanizzata dell'U.S. Army (Esercito degli Stati Uniti), come è poi correttamente riportato nel corpo dell'articolo.

Sarebbe bastato guardare con un po' più di attenzione la foto del soldato, ma non possiamo neanche pretendere troppo dalla redazione di un quotidiano gratuito...
Fonti Fotografiche: U.S. Army/Archivio Mazzanti - Ultimo Aggiornamento: 25/03/2011

giovedì 24 marzo 2011

Ultime foto dal fronte 1

Pag. 2, Metro - 21 Marzo 2011
[...] Tecnici militari italiani preparano un Eurofighter 200 Typhoon nella base di Trapani Birgi. [...]

Pag. 2, Metro - 21 Marzo 2011 (a cura di Stefania Divertito e Cristiana Salvagni)

La Nostra Analisi

Caso mai Eurofigher 2000 Typhoon, non "200". Ma non basta: l'aereo nella foto è uno degli F-16 Fighting Falcon di fabbricazione statunitense che l'Aeronautica Militare Italiana ha ottenuto in leasing dall'USAF nel 2003 (programma Peace Caesar).

Ultimo Aggiornamento: 24/03/2011

martedì 22 marzo 2011

Odyssey Dawn: che cosa rischia l'Italia

[...] Lampedusa, colpita 25 anni fa da due Scud libici, ma non c'è la certezza che i missili a lunga gittata libici non possano più raggiungerla. [...]

Leggo lunedì 21 marzo 2011

Missili a lunga gittata

Il governo italiano esclude la possibilità che i missili libici possano arrivare a colpire Lampedusa e altre isole limitrofe. Ma non vi sono certezze sugli armamenti accumulati da Gheddafi dopo la revoca dell'embargo.

La Nostra Analisi


Missile Scud-B iracheno

Ricordiamo che 25 anni fa, il 15 aprile 1986, gli Scud-B lanciati contro la base LORAN di Lampedusa solcarono il cielo dell'isola ed esplosero in mare, mancando del tutto l'obiettivo prefissato e senza conseguenze per la popolazione.

Negli ultimi anni diversi paesi, come India, Iran, Pakistan e Corea del Nord,  hanno testato missili balistici di vario tipo di fabbricazione nazionale, la Libia no. Non possiede le necessarie competenze tecniche per sviluppare programmi militari così ambiziosi.

Gheddafi in 42 anni di potere assoluto ha accumulato molto materiale bellico, ma oggi è alla guida di un paese che militarmente vale quasi zero, se paragonato al potenziale che può esprimere la Coalizione.

Lo Scud-B sovietico, entrato in servizio addirittura nel lontano 1964, ha una gittata massima di 300 Km e manca di precisione (CEP di 450 m).

Per scrivere un articolo serio, senza cadere come al solito nel terrorismo psicologico, andrebbe valutato il numero di ordigni ancora utilizzabili. Altrimenti si suscitano timori nella popolazione del tutto ingiustificati.

Facciamo un esempio. Allo scoppio della rivolta l'aviazione del raìs disponeva di un buon numero di aviogetti da combattimento. Sulla carta, però. Se quelli operativi sono solo 4 su 12 (33%), come nel caso dei Mirage F1, sono obsoleti e alla guida hanno piloti poco esperti, risulta difficile sostenere che bisogna temere un attacco aereo libico di rappresaglia, come pochi giorni fa hanno paventato anche alcuni politici, tra cui D'Alema.

Sono passati ormai 20 anni dalla Guerra del Golfo, ma le redazioni dei giornali continuano ad informarsi in maniera approssimativa in ambito militare, nonostante la ricca documentazione in lingua inglese disponibile in rete.

Fonti Fotografiche: Archivio Mazzanti - Ultimo Aggiornamento: 25/03/2011